CONSIGLI
I PERICOLI PRESENTI IN CASA
L' AMBIENTE SCOLASTICO
ODORE DI GAS
TANTI UTILI CONSIGLI PER VIVERE CON SERENITA' TRA LE MURA DOMESTICHE
Ogni anno si verificano in Italia, tra le mura domestiche e delle scuole, migliaia e migliaia di incidenti. Può sembrare strano: cosa c'è di così pericoloso nei due luoghi in cui trascuriamo la maggior parte del nostro tempo? In realtà non ci sono degli oggetti o dei posti davvero "pericolosi". Il fatto è che compiamo tra le mura di casa o della scuola una serie infinita di attività: studiamo, giochiamo, corriamo, guardiamo la televisione ….
Queste non sono certo attività a rischio, ma alcune possono diventarlo se non vengono svolte in maniera corretta per distrazione, noncuranza, fretta o per motivi esterni al nostro comportamento, ad esempio il modo in cui sono fatti certi oggetti che utilizziamo o parti degli edifici in cui ci muoviamo.
Anche il mondo esterno nasconde qualche insidia, dalle calamità naturali più distruttive, come i terremoti o le alluvioni, ai problemi causati dall'uomo per negligenza verso la natura (incendi di bosco provocati da barbecue fatti in luoghi non idonei e/o on spenti bene,o da mozziconi gettati incautamente,o semplicemente per dolo; o frane causate dagli stessi incendi o da un eccessivo disboscamento dei pendii).
Quello che ci proponiamo in questi testi è di fornirvi alcune informazioni su tali argomenti, in modo che possiate utilizzarle per conoscere meglio il mondo che vi circonda, perché in tutti i casi i protagonisti principali siamo noi, e quando si parla di sicurezza il fato o la fortuna c'entrano poco. Solo attraverso la conoscenza è possibile evitare a noi stessi e a chi ci circonda inutili rischi.
I PERICOLI PRESENTI IN CASA
Bene, eccoci in casa. Una casa “tipo”, una casa come tante, solo che qui ne capiteranno di tutti i colori. Parleremo di casa pensando a quella dove ognuno di Voi abita, quindi ognuno di Voi deve usare la propria immaginazione nel contesto della dimora ove risiede, anche se le considerazioni che troverete varranno per qualsiasi luogo costruito : una stanza d’albergo, la casa delle vacanze, ecc..
Occhio quindi a tutti i possibili pericoli per imparare a riconoscerli istintivamente ogni volta che li incontrerete. Aprendo le prossime pagine potrete avere maggiori informazioni sui possibili pericoli presenti nelle vostre case e le regole comportamentali da seguire e da consigliare agli altri componenti della vostra famiglia e/o coabitanti, per vivere tra le mura domestiche in piena tranquillità.
SE SE VUOI MAGGIORI INFORMAZIONI NECESSARIE PER LA TUA SICUREZZA ..
Se hai voglia di imparare qualcosa di più sull’uso corretto dell’energia elettrica e del gas potresti rivolgerti alle aziende della tua città che li distribuiscono. Cerca sulle Pagine Gialle le voci ELETTRICITA’ e GAS per trovare l’indirizzo delle aziende distributrici.
Di solito queste aziende elaborano e forniscono degli opuscoli con tutte le informazioni utili per usare correttamente e con sicurezza queste due preziose fonti di energia. Ma se sei molto curioso puoi fare anche qualche altra ricerca: magari scrivendo all’IMQ (l’indirizzo è IMQ, Via Quintilliano, 43 - Milano) per avere del materiale illustrativo sul lavoro che svolgono o rivolgendoti alle diverse associazioni di consumatori che esistono in Italia. Le associazioni di consumatori (ce ne sono diverse, devi trovare quella che ha una sede nella tua città)si interessano di molti problemi che riguardano appunto il consumatore (ad esempio la nocività dei cibi, i costi dei prodotti, le possibili truffe ai danni dell’utente)e ovviamente anche della sicurezza.
GLI IMPIANTI ELETTRICI E A GAS DEVONO ESSERE REALIZZATI SECONDO LE NORME
Ricordati che elettricità e gas possono essere elementi “docili”, se trattati con attenzione. Lo Stato Italiano tutela i cittadini attraverso leggi specifiche che stabiliscono i criteri con i quali devono essere progettati, installati e mantenuti tutti gli impianti. In particolare le leggi per la realizzazione degli impianti sono specificate, per gli impianti a gas, nelle norme UNI - CIG e per gli impianti elettrici nelle norme CEI. Queste sigle significano: UNI - Ente Nazionale di Unificazione CIG - Comitato Italiano Gas CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano CONTROLLATI DA PERSONALE ESPERTO !
Con questi impianti è bene non improvvisare, per progettarli, installarli o ripararli il compito deve essere affidato a personale esperto che possa garantire l’applicazione delle norme UNI - CIG e CEI: è per la vostra sicurezza !
L'AMBIENTE SCOLASTICO
La conoscenza dell’ambiente scolastico è il presupposto fondamentale per costruire il piano d’evacuazione. La prima operazione da compiere quindi è quella di individuare le caratteristiche spaziali e distributive dell’edificio (ad esempio il numero di piani ed aule per piano), utilizzando le piante e le planimetrie a disposizione, integrandole ove ci fossero delle carenze ed aggiornando gli eventuali cambiamenti (modifiche nelle destinazioni d’uso, spostamento di muri, chiusura e/o muratura di porte, ecc.). Nelle piante dei diversi piani dovranno essere opportunamente indicati tutti i luoghi in cui si possono verificare le situazioni di pericolo ipotizzate nel paragrafo precedente (laboratori, palestre, biblioteche, magazzini, centrali termiche, ecc.), le strutture e gli impianti di sicurezza (scale ed uscite di sicurezza, estintori, idranti, ecc.) nonché i luoghi sicuri in cui possono trovare rifugio gli occupanti della scuola (cortili interni o esterni, ecc.). Per consentire una precisa consultazione degli elaborati grafici, questi dovranno essere accompagnati da una sintetica relazione descrittiva. Occorre inoltre possedere un quadro preciso della popolazione presente nell’edificio, considerando per ogni piano il numero di docenti, allievi e personale non docente, per i quali sarà individuata la fascia oraria di massima presenza.Le informazioni raccolte e le analisi effettuate costituiscono la parte introduttiva del piano (vedi gli schemi 1 “specchio numerico della popolazione presente” e 2 “documentazione cartografica” )
PREDISPOSIZIONI ED INCARICHI
Per non essere colti impreparati al verificarsi di una situazione di emergenza ed evitare dannose improvvisazioni, è necessario porre in atto le seguenti predisposizioni che garantiscono i necessari automatismi nelle operazioni da compiere, nonché un corretto e sicuro funzionamento di tutti i dispositivi atti a prevenire un sinistro o a garantirne un’evoluzione in sicurezza.
DESIGNAZIONE NOMINATIVA
A cura del Capo d’Istituto dovranno essere identificati dei compiti da assegnare al personale docente e non che opera nell’Istituto. Ad ogni compito dovranno corrispondere almeno 2 incaricati, in modo da garantire una continuità della loro presenza. * Del Responsabile e del suo sostituto addetto all’emanazione dell’ordine di evacuazione (normalmente Preside e Vicepreside) che al verificarsi di una situazione di emergenza assuma il coordinamento delle operazioni di evacuazione e primo soccorso; * Del personale incaricato della diffusione dell’ordine di evacuazione; * Del personale di piano o di settore responsabile del controllo delle operazioni di evacuazione; * Del personale incaricato di effettuare le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell’Ordine, al Pronto Soccorso e ad ogni altro organismo ritenuto necessario; * Del personale incaricato dell’interruzione della erogazione dell’energia elettrica, del gas e dell’alimentazione della centrale termica; * Del personale incaricato dell’uso e del controllo periodico dell’efficienza di estintori e idranti; * Del personale addetto al controllo quotidiano della praticabilità delle uscite di sicurezza e dei percorsi per raggiungerle. I predetti incarichi dovranno essere riportati in apposita disposizione di servizio a cura del Capo d’Istituto.
ASSEGNAZIONE DI INCARICHI AGLI ALLIEVI (a cura dei docenti)
In ogni classe dovranno essere individuati alcuni ragazzi/e a cui attribuire le seguenti mansioni: 2 ragazzi/e apri - fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di raccolta; 2 ragazzi/e serra - fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta dell’aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro; gli stessi faranno da tramite con l’insegnante e la direzione delle operazioni per la trasmissione del modulo di evacuazione; 2 ragazzi/e con il compito di aiutare i disabili, ad abbandonare l’aula ed a raggiungere il punto di raccolta. Tali incarichi vanno sempre assegnati ed eseguiti sotto la diretta sorveglianza dell’insegnante. Le altre operazioni da compiere sono:
* Affissione ai piani di planimetrie con l’indicazione delle aule, dei percorsi da seguire, delle scale di emergenza, della distribuzione degli idranti e degli estintori;
* Affissione in ogni locale delle planimetrie del piano con indicato il percorso per raggiungere l’uscita di sicurezza con l’assegnazione dei compiti specifici agli allievi; * Sistemazione dei banchi e dei tavoli in ogni locale in modo da non ostacolare l’esodo veloce;
* Distribuzione di lampade portatili (torce di medie dimensioni) agli operatori scolastici per l’illuminazione in caso di necessità;
* Controllo dell’adeguatezza della segnaletica d’emergenza all’interno dell’edificio per una facile e rapida individuazione delle vie di fuga. Le porte di emergenza dovranno essere individuate da colori differenziati che andranno corrispondentemente riportati sulla segnaletica affissa nei corridoi e nelle aule. I percorsi per raggiungerle dovranno essere ben visualizzati sui muri dei corridoi e delle scale in modo da far confluire ogni classe verso l’uscita di emergenza assegnata.
* Individuazione delle aree di riferimento esterne all’edificio da utilizzare come zona di raccolta. Tali zone saranno prioritariamente identificate in luoghi sufficientemente distanti dall’edificio ma all’interno dell’area di pertinenza della scuola, in modo da evitare l’insorgere di ulteriori pericoli. Dovranno inoltre possedere le seguenti caratteristiche:
* Far capo a luoghi sicuri e protetti dal traffico stradale;
* Essere un riferimento sicuro e conosciuto;
* Facilitare l’adunata ed il riscontro delle scolaresche;
* Essere contraddistinte da cartelli indicatori ben visibili che dovranno essere dello stesso colore utilizzato per evidenziare le uscite di sicurezza ed i percorsi per raggiungerle di ogni piano;
* Non rendere difficoltoso l’accesso all’area e l’avvicinamento all’edificio da parte dei mezzi di soccorso, né lo svolgimento delle operazioni.
LA CARTOGRAFIA: LINEE GUIDA PER LA STESURA DI ELABORATI GRAFICI DA UTILIZZARE IN UN PIANO DI EVACUAZIONE
Nella realizzazione di un piano di evacuazione la documentazione cartografica gioca un ruolo fondamentale. Si tratta infatti del metodo più semplice ed immediato per rappresentare la realtà ambientale in cui muoviamo, con la possibilità di evidenziare vari aspetti che possono influenzare più da vicino la sicurezza; a questo va aggiunto che le possibilità grafiche offerte dalle varie tecniche di rappresentazione permettono soluzioni espositive di estrema chiarezza e leggibilità, che possono garantire una certa immediatezza nell’interpretazione di quanto si vuole comunicare.
SCALA METRICA E FORMATO
La scala metrica che meglio soddisfa le nostre esigenze è, per la sua leggibilità, la 1:100 e l’ideale sarebbe avere in gioco delle dimensioni tali da poter utilizzare un foglio di formato UNI A3 (42 x 29,7 cm). E’ ovvio che per edifici di notevoli dimensioni tale possibilità non può essere garantita, viste le ridotte dimensioni del foglio a disposizione, in questo caso è preferibile privilegiare la scala(1:100) e rappresentare eventualmente solo quella porzione di edificio nel cui ambito si svolgono le operazioni previste dal piano. L’importante è che siano chiaramente identificabili i percorsi d’esodo, le uscite di sicurezza, gli estintori e gli idranti. L’esperienza ha dimostrato che formati più grandi non sempre garantiscono una migliore leggibilità perché interessano un campo visivo troppo ampio; è d’altra parte logico che mantenere il formato (A3) e ridurre le dimensioni del disegno (1:200 ed oltre) non permette di ottenere un disegno chiaro e leggibile. Per quanto riguarda la cartografia della zona limitrofa all’edificio scolastico le scale metriche possono essere la 1:2000 o la 1:500, l’importante è poter visualizzare l’edificio nel contesto territoriale individuando gli accessi alle strade comunali, nonché le aree di riferimento esterne.
SIMBOLOGIA GRAFICA
Per non creare confusione nella lettura è necessario limitare i segni grafici a quelli essenziali. Lo spessore grafico dei muri deve essere tale da rendere evidente la loro funzione e riconoscere quali tra loro sono portanti e quali no, identificando i luoghi più sicuri in caso di terremoto. Anche le frecce utilizzate per rappresentare il verso di salita delle scale possono essere omesse quando si confondono con le frecce utiliazzate per evidenziare i percorsi d’esodo. Per identificare le uscite di sicurezza, gli idranti e gli estintori è consigliabile utilizzare la simbologia grafica prevista dal D. Lgs. 493/96. Questa migliora notevolmente la leggibilità degli elaborati (gli stessi simboli si possono notare anche in molti altri ambienti quali cinema, supermercati, ecc. e sono conformi ad una specifica direttiva C.E.E. in materia). Infine ogni scritta che non sia strettamente finalizzata alla comprensione dei disegni dovrà essere omessa.
ODORE DI GAS
Ma il gas ha davvero un odore ? In realtà no, almeno per quanto riguarda i gas impiegati per usi domestici, che sono prevalentemente il METANO ( 93% del consumo nazionale) e il G.P.L. ( Gas di Petrolio Liquefatto). Tutti i gas sono INODORE, per questo motivo vengono “odorizzati” al fine di segnalarne la presenza. Il gas rappresenta senza dubbio la maggior fonte di pericolo d’incendio in casa, perché una volta miscelato con l’ossigeno dell’aria può accendersi in presenza anche di una piccola sorgente di calore. In condizioni particolari può addirittura esplodere e causare gravi danni sia per le strutture della casa che delle abitazioni circostanti, se non la loro completa distruzione.
I GAS UTILIZZATI NELLE NOSTRE ABITAZIONI Il METANO
è un gas naturale che viene estratto dal sottosuolo e distribuito tramite le condotte cittadine, passando per un contatore installato all’ESTERNO dell’abitazione. Il G.P.L. è composto prevalentemente da due gas: il butano e il propano, entrambi ottenuti dalla raffinazione del petrolio, e viene commercializzato in bombole mobili, di diverse dimensioni, o distribuito da serbatoi fissi. Questo gas viene immesso nei contenitori a forti pressioni, raggiungendo lo stato liquido, riempiendoli fino ad un certo livello oltre il quale rimane allo stato gassoso, che fuoriesce da un rubinetto per l’utilizzo. In questo modo grandi quantità di gas possono essere concentrate in piccoli volumi, ma è chiaro che anche una modesta fuga di gas può saturare un ambiente e renderlo esplosivo. Il G.P.L. ha una densità superiore a quella dell’aria e per tale ragione tende a stratificare in basso, rendendone difficile la dispersione : in una situazione del genere basta anche una piccola scintilla, magari generata da una delle tante apparecchiature elettriche presenti in casa, per innescare un’esplosione di gravi proporzioni, come già in passato è accaduto.
Viceversa il METANO è più leggero dell’aria con la quale si miscela facilmente disperdendosi in aria.
E ORA LE REGOLE DA RISPETTARE !
Le regole che seguono sono rivolte prevalentemente ai grandi, sono infatti gli adulti che devono provvedere ad un corretto utilizzo del gas, ma i figli hanno diritto ad apprendere queste norme, quindi insegnate loro queste semplici regole per la sicurezza. Le bombole di gas non vanno tenute all’interno dell’abitazione, per quanto possibile, ma all’esterno, opportunamente protette dal calore dei raggi solari; Non bisogna tenere depositi di bombole piene o vuote, né cucine o caldaie, in scantinati o seminterrati: in caso di fughe il G.P.L. ristagnerebbe sul pavimento senza poter defluire; Controllare periodicamente il tubo di gomma che collega la bombola (se si tratta di G.P.L.) o il tubo metallico (se si tratta di METANO) con l’utilizzatore, poiché con il tempo tende a seccare ed a rompersi. In ogni caso sostituirlo almeno ogni 4 anni ; per essere sicuri usate solo tubi con il marchio IMQ - UNI CIG , su cui dovrà essere riportato l’anno limite d’impiego (cercate la dicitura “DA SOSTITUIRE ENTRO IL …). Per intercettare il gas è consigliabile installare un rubinetto interno o esterno, che consenta il controllo visivo della chiusura. A tale scopo sono utili anche i rubinetti posti sulla bombola o sul contatore. E’ buona regola chiudere tale rubinetto ogni volta che si esce da casa; Bisogna fare in modo che i vani in cui sono posizionati gli impianti abbiano un aerazione permanente. E’ sufficiente, ad esempio, praticare una fessura nella parte inferiore della porta che comunica con i locali aerati. Metano e G.P.L. non sono tossici di per sé, ma durante la combustione (come i tutti gli incendi che coinvolgono anche altre sostanze) consumano l’ossigeno presente nell’ambiente e formano dei gas, primi fra tutti l’anidride carbonica e l’ossido di carbonio (quest’ultimo molto tossico). Se la stanza in cui si consuma l’ossigeno e si sviluppano tali gas è piccola e non sufficientemente aerata, ben presto l’aria non sarà più respirabile, con il conseguente rischio di morte. Se si deve acquistare una cucina nuova sceglietela dotata di dispositivi di sicurezza che in caso di spegnimento della fiamma interrompano l’afflusso del gas; Quando si cucina vanno sempre controllate le pentole lasciate sul fuoco, specie se ci sono dei liquidi in ebollizione. Questi potrebbero traboccare, spegnere la fiamma e provocare di conseguenza fughe di gas.
SE AVVERTI ODORE DI GAS ..
1. Non accendere nessun tipo di fiamma (fiammiferi, accendini), e non azionare nessun oggetto che possa produrre scintille, come interruttori elettrici, campanelli o il telefono;
2. Apri subito porte e finestre in modo da far entrare l’aria e uscire il gas;
3. Se puoi chiudi il rubinetto del gas del contatore o quello della bombola;
4. Rientra in casa quando sei sicuro di non avvertire più odore di gas;
5. Se l’odore intenso di gas proviene dalla casa del tuo vicino, non esitare, avvisa i Vigili del Fuoco.
I PERICOLI PRESENTI IN CASA
L' AMBIENTE SCOLASTICO
ODORE DI GAS
TANTI UTILI CONSIGLI PER VIVERE CON SERENITA' TRA LE MURA DOMESTICHE
Ogni anno si verificano in Italia, tra le mura domestiche e delle scuole, migliaia e migliaia di incidenti. Può sembrare strano: cosa c'è di così pericoloso nei due luoghi in cui trascuriamo la maggior parte del nostro tempo? In realtà non ci sono degli oggetti o dei posti davvero "pericolosi". Il fatto è che compiamo tra le mura di casa o della scuola una serie infinita di attività: studiamo, giochiamo, corriamo, guardiamo la televisione ….
Queste non sono certo attività a rischio, ma alcune possono diventarlo se non vengono svolte in maniera corretta per distrazione, noncuranza, fretta o per motivi esterni al nostro comportamento, ad esempio il modo in cui sono fatti certi oggetti che utilizziamo o parti degli edifici in cui ci muoviamo.
Anche il mondo esterno nasconde qualche insidia, dalle calamità naturali più distruttive, come i terremoti o le alluvioni, ai problemi causati dall'uomo per negligenza verso la natura (incendi di bosco provocati da barbecue fatti in luoghi non idonei e/o on spenti bene,o da mozziconi gettati incautamente,o semplicemente per dolo; o frane causate dagli stessi incendi o da un eccessivo disboscamento dei pendii).
Quello che ci proponiamo in questi testi è di fornirvi alcune informazioni su tali argomenti, in modo che possiate utilizzarle per conoscere meglio il mondo che vi circonda, perché in tutti i casi i protagonisti principali siamo noi, e quando si parla di sicurezza il fato o la fortuna c'entrano poco. Solo attraverso la conoscenza è possibile evitare a noi stessi e a chi ci circonda inutili rischi.
I PERICOLI PRESENTI IN CASA
Bene, eccoci in casa. Una casa “tipo”, una casa come tante, solo che qui ne capiteranno di tutti i colori. Parleremo di casa pensando a quella dove ognuno di Voi abita, quindi ognuno di Voi deve usare la propria immaginazione nel contesto della dimora ove risiede, anche se le considerazioni che troverete varranno per qualsiasi luogo costruito : una stanza d’albergo, la casa delle vacanze, ecc..
Occhio quindi a tutti i possibili pericoli per imparare a riconoscerli istintivamente ogni volta che li incontrerete. Aprendo le prossime pagine potrete avere maggiori informazioni sui possibili pericoli presenti nelle vostre case e le regole comportamentali da seguire e da consigliare agli altri componenti della vostra famiglia e/o coabitanti, per vivere tra le mura domestiche in piena tranquillità.
SE SE VUOI MAGGIORI INFORMAZIONI NECESSARIE PER LA TUA SICUREZZA ..
Se hai voglia di imparare qualcosa di più sull’uso corretto dell’energia elettrica e del gas potresti rivolgerti alle aziende della tua città che li distribuiscono. Cerca sulle Pagine Gialle le voci ELETTRICITA’ e GAS per trovare l’indirizzo delle aziende distributrici.
Di solito queste aziende elaborano e forniscono degli opuscoli con tutte le informazioni utili per usare correttamente e con sicurezza queste due preziose fonti di energia. Ma se sei molto curioso puoi fare anche qualche altra ricerca: magari scrivendo all’IMQ (l’indirizzo è IMQ, Via Quintilliano, 43 - Milano) per avere del materiale illustrativo sul lavoro che svolgono o rivolgendoti alle diverse associazioni di consumatori che esistono in Italia. Le associazioni di consumatori (ce ne sono diverse, devi trovare quella che ha una sede nella tua città)si interessano di molti problemi che riguardano appunto il consumatore (ad esempio la nocività dei cibi, i costi dei prodotti, le possibili truffe ai danni dell’utente)e ovviamente anche della sicurezza.
GLI IMPIANTI ELETTRICI E A GAS DEVONO ESSERE REALIZZATI SECONDO LE NORME
Ricordati che elettricità e gas possono essere elementi “docili”, se trattati con attenzione. Lo Stato Italiano tutela i cittadini attraverso leggi specifiche che stabiliscono i criteri con i quali devono essere progettati, installati e mantenuti tutti gli impianti. In particolare le leggi per la realizzazione degli impianti sono specificate, per gli impianti a gas, nelle norme UNI - CIG e per gli impianti elettrici nelle norme CEI. Queste sigle significano: UNI - Ente Nazionale di Unificazione CIG - Comitato Italiano Gas CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano CONTROLLATI DA PERSONALE ESPERTO !
Con questi impianti è bene non improvvisare, per progettarli, installarli o ripararli il compito deve essere affidato a personale esperto che possa garantire l’applicazione delle norme UNI - CIG e CEI: è per la vostra sicurezza !
L'AMBIENTE SCOLASTICO
La conoscenza dell’ambiente scolastico è il presupposto fondamentale per costruire il piano d’evacuazione. La prima operazione da compiere quindi è quella di individuare le caratteristiche spaziali e distributive dell’edificio (ad esempio il numero di piani ed aule per piano), utilizzando le piante e le planimetrie a disposizione, integrandole ove ci fossero delle carenze ed aggiornando gli eventuali cambiamenti (modifiche nelle destinazioni d’uso, spostamento di muri, chiusura e/o muratura di porte, ecc.). Nelle piante dei diversi piani dovranno essere opportunamente indicati tutti i luoghi in cui si possono verificare le situazioni di pericolo ipotizzate nel paragrafo precedente (laboratori, palestre, biblioteche, magazzini, centrali termiche, ecc.), le strutture e gli impianti di sicurezza (scale ed uscite di sicurezza, estintori, idranti, ecc.) nonché i luoghi sicuri in cui possono trovare rifugio gli occupanti della scuola (cortili interni o esterni, ecc.). Per consentire una precisa consultazione degli elaborati grafici, questi dovranno essere accompagnati da una sintetica relazione descrittiva. Occorre inoltre possedere un quadro preciso della popolazione presente nell’edificio, considerando per ogni piano il numero di docenti, allievi e personale non docente, per i quali sarà individuata la fascia oraria di massima presenza.Le informazioni raccolte e le analisi effettuate costituiscono la parte introduttiva del piano (vedi gli schemi 1 “specchio numerico della popolazione presente” e 2 “documentazione cartografica” )
PREDISPOSIZIONI ED INCARICHI
Per non essere colti impreparati al verificarsi di una situazione di emergenza ed evitare dannose improvvisazioni, è necessario porre in atto le seguenti predisposizioni che garantiscono i necessari automatismi nelle operazioni da compiere, nonché un corretto e sicuro funzionamento di tutti i dispositivi atti a prevenire un sinistro o a garantirne un’evoluzione in sicurezza.
DESIGNAZIONE NOMINATIVA
A cura del Capo d’Istituto dovranno essere identificati dei compiti da assegnare al personale docente e non che opera nell’Istituto. Ad ogni compito dovranno corrispondere almeno 2 incaricati, in modo da garantire una continuità della loro presenza. * Del Responsabile e del suo sostituto addetto all’emanazione dell’ordine di evacuazione (normalmente Preside e Vicepreside) che al verificarsi di una situazione di emergenza assuma il coordinamento delle operazioni di evacuazione e primo soccorso; * Del personale incaricato della diffusione dell’ordine di evacuazione; * Del personale di piano o di settore responsabile del controllo delle operazioni di evacuazione; * Del personale incaricato di effettuare le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell’Ordine, al Pronto Soccorso e ad ogni altro organismo ritenuto necessario; * Del personale incaricato dell’interruzione della erogazione dell’energia elettrica, del gas e dell’alimentazione della centrale termica; * Del personale incaricato dell’uso e del controllo periodico dell’efficienza di estintori e idranti; * Del personale addetto al controllo quotidiano della praticabilità delle uscite di sicurezza e dei percorsi per raggiungerle. I predetti incarichi dovranno essere riportati in apposita disposizione di servizio a cura del Capo d’Istituto.
ASSEGNAZIONE DI INCARICHI AGLI ALLIEVI (a cura dei docenti)
In ogni classe dovranno essere individuati alcuni ragazzi/e a cui attribuire le seguenti mansioni: 2 ragazzi/e apri - fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di raccolta; 2 ragazzi/e serra - fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta dell’aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro; gli stessi faranno da tramite con l’insegnante e la direzione delle operazioni per la trasmissione del modulo di evacuazione; 2 ragazzi/e con il compito di aiutare i disabili, ad abbandonare l’aula ed a raggiungere il punto di raccolta. Tali incarichi vanno sempre assegnati ed eseguiti sotto la diretta sorveglianza dell’insegnante. Le altre operazioni da compiere sono:
* Affissione ai piani di planimetrie con l’indicazione delle aule, dei percorsi da seguire, delle scale di emergenza, della distribuzione degli idranti e degli estintori;
* Affissione in ogni locale delle planimetrie del piano con indicato il percorso per raggiungere l’uscita di sicurezza con l’assegnazione dei compiti specifici agli allievi; * Sistemazione dei banchi e dei tavoli in ogni locale in modo da non ostacolare l’esodo veloce;
* Distribuzione di lampade portatili (torce di medie dimensioni) agli operatori scolastici per l’illuminazione in caso di necessità;
* Controllo dell’adeguatezza della segnaletica d’emergenza all’interno dell’edificio per una facile e rapida individuazione delle vie di fuga. Le porte di emergenza dovranno essere individuate da colori differenziati che andranno corrispondentemente riportati sulla segnaletica affissa nei corridoi e nelle aule. I percorsi per raggiungerle dovranno essere ben visualizzati sui muri dei corridoi e delle scale in modo da far confluire ogni classe verso l’uscita di emergenza assegnata.
* Individuazione delle aree di riferimento esterne all’edificio da utilizzare come zona di raccolta. Tali zone saranno prioritariamente identificate in luoghi sufficientemente distanti dall’edificio ma all’interno dell’area di pertinenza della scuola, in modo da evitare l’insorgere di ulteriori pericoli. Dovranno inoltre possedere le seguenti caratteristiche:
* Far capo a luoghi sicuri e protetti dal traffico stradale;
* Essere un riferimento sicuro e conosciuto;
* Facilitare l’adunata ed il riscontro delle scolaresche;
* Essere contraddistinte da cartelli indicatori ben visibili che dovranno essere dello stesso colore utilizzato per evidenziare le uscite di sicurezza ed i percorsi per raggiungerle di ogni piano;
* Non rendere difficoltoso l’accesso all’area e l’avvicinamento all’edificio da parte dei mezzi di soccorso, né lo svolgimento delle operazioni.
LA CARTOGRAFIA: LINEE GUIDA PER LA STESURA DI ELABORATI GRAFICI DA UTILIZZARE IN UN PIANO DI EVACUAZIONE
Nella realizzazione di un piano di evacuazione la documentazione cartografica gioca un ruolo fondamentale. Si tratta infatti del metodo più semplice ed immediato per rappresentare la realtà ambientale in cui muoviamo, con la possibilità di evidenziare vari aspetti che possono influenzare più da vicino la sicurezza; a questo va aggiunto che le possibilità grafiche offerte dalle varie tecniche di rappresentazione permettono soluzioni espositive di estrema chiarezza e leggibilità, che possono garantire una certa immediatezza nell’interpretazione di quanto si vuole comunicare.
SCALA METRICA E FORMATO
La scala metrica che meglio soddisfa le nostre esigenze è, per la sua leggibilità, la 1:100 e l’ideale sarebbe avere in gioco delle dimensioni tali da poter utilizzare un foglio di formato UNI A3 (42 x 29,7 cm). E’ ovvio che per edifici di notevoli dimensioni tale possibilità non può essere garantita, viste le ridotte dimensioni del foglio a disposizione, in questo caso è preferibile privilegiare la scala(1:100) e rappresentare eventualmente solo quella porzione di edificio nel cui ambito si svolgono le operazioni previste dal piano. L’importante è che siano chiaramente identificabili i percorsi d’esodo, le uscite di sicurezza, gli estintori e gli idranti. L’esperienza ha dimostrato che formati più grandi non sempre garantiscono una migliore leggibilità perché interessano un campo visivo troppo ampio; è d’altra parte logico che mantenere il formato (A3) e ridurre le dimensioni del disegno (1:200 ed oltre) non permette di ottenere un disegno chiaro e leggibile. Per quanto riguarda la cartografia della zona limitrofa all’edificio scolastico le scale metriche possono essere la 1:2000 o la 1:500, l’importante è poter visualizzare l’edificio nel contesto territoriale individuando gli accessi alle strade comunali, nonché le aree di riferimento esterne.
SIMBOLOGIA GRAFICA
Per non creare confusione nella lettura è necessario limitare i segni grafici a quelli essenziali. Lo spessore grafico dei muri deve essere tale da rendere evidente la loro funzione e riconoscere quali tra loro sono portanti e quali no, identificando i luoghi più sicuri in caso di terremoto. Anche le frecce utilizzate per rappresentare il verso di salita delle scale possono essere omesse quando si confondono con le frecce utiliazzate per evidenziare i percorsi d’esodo. Per identificare le uscite di sicurezza, gli idranti e gli estintori è consigliabile utilizzare la simbologia grafica prevista dal D. Lgs. 493/96. Questa migliora notevolmente la leggibilità degli elaborati (gli stessi simboli si possono notare anche in molti altri ambienti quali cinema, supermercati, ecc. e sono conformi ad una specifica direttiva C.E.E. in materia). Infine ogni scritta che non sia strettamente finalizzata alla comprensione dei disegni dovrà essere omessa.
ODORE DI GAS
Ma il gas ha davvero un odore ? In realtà no, almeno per quanto riguarda i gas impiegati per usi domestici, che sono prevalentemente il METANO ( 93% del consumo nazionale) e il G.P.L. ( Gas di Petrolio Liquefatto). Tutti i gas sono INODORE, per questo motivo vengono “odorizzati” al fine di segnalarne la presenza. Il gas rappresenta senza dubbio la maggior fonte di pericolo d’incendio in casa, perché una volta miscelato con l’ossigeno dell’aria può accendersi in presenza anche di una piccola sorgente di calore. In condizioni particolari può addirittura esplodere e causare gravi danni sia per le strutture della casa che delle abitazioni circostanti, se non la loro completa distruzione.
I GAS UTILIZZATI NELLE NOSTRE ABITAZIONI Il METANO
è un gas naturale che viene estratto dal sottosuolo e distribuito tramite le condotte cittadine, passando per un contatore installato all’ESTERNO dell’abitazione. Il G.P.L. è composto prevalentemente da due gas: il butano e il propano, entrambi ottenuti dalla raffinazione del petrolio, e viene commercializzato in bombole mobili, di diverse dimensioni, o distribuito da serbatoi fissi. Questo gas viene immesso nei contenitori a forti pressioni, raggiungendo lo stato liquido, riempiendoli fino ad un certo livello oltre il quale rimane allo stato gassoso, che fuoriesce da un rubinetto per l’utilizzo. In questo modo grandi quantità di gas possono essere concentrate in piccoli volumi, ma è chiaro che anche una modesta fuga di gas può saturare un ambiente e renderlo esplosivo. Il G.P.L. ha una densità superiore a quella dell’aria e per tale ragione tende a stratificare in basso, rendendone difficile la dispersione : in una situazione del genere basta anche una piccola scintilla, magari generata da una delle tante apparecchiature elettriche presenti in casa, per innescare un’esplosione di gravi proporzioni, come già in passato è accaduto.
Viceversa il METANO è più leggero dell’aria con la quale si miscela facilmente disperdendosi in aria.
E ORA LE REGOLE DA RISPETTARE !
Le regole che seguono sono rivolte prevalentemente ai grandi, sono infatti gli adulti che devono provvedere ad un corretto utilizzo del gas, ma i figli hanno diritto ad apprendere queste norme, quindi insegnate loro queste semplici regole per la sicurezza. Le bombole di gas non vanno tenute all’interno dell’abitazione, per quanto possibile, ma all’esterno, opportunamente protette dal calore dei raggi solari; Non bisogna tenere depositi di bombole piene o vuote, né cucine o caldaie, in scantinati o seminterrati: in caso di fughe il G.P.L. ristagnerebbe sul pavimento senza poter defluire; Controllare periodicamente il tubo di gomma che collega la bombola (se si tratta di G.P.L.) o il tubo metallico (se si tratta di METANO) con l’utilizzatore, poiché con il tempo tende a seccare ed a rompersi. In ogni caso sostituirlo almeno ogni 4 anni ; per essere sicuri usate solo tubi con il marchio IMQ - UNI CIG , su cui dovrà essere riportato l’anno limite d’impiego (cercate la dicitura “DA SOSTITUIRE ENTRO IL …). Per intercettare il gas è consigliabile installare un rubinetto interno o esterno, che consenta il controllo visivo della chiusura. A tale scopo sono utili anche i rubinetti posti sulla bombola o sul contatore. E’ buona regola chiudere tale rubinetto ogni volta che si esce da casa; Bisogna fare in modo che i vani in cui sono posizionati gli impianti abbiano un aerazione permanente. E’ sufficiente, ad esempio, praticare una fessura nella parte inferiore della porta che comunica con i locali aerati. Metano e G.P.L. non sono tossici di per sé, ma durante la combustione (come i tutti gli incendi che coinvolgono anche altre sostanze) consumano l’ossigeno presente nell’ambiente e formano dei gas, primi fra tutti l’anidride carbonica e l’ossido di carbonio (quest’ultimo molto tossico). Se la stanza in cui si consuma l’ossigeno e si sviluppano tali gas è piccola e non sufficientemente aerata, ben presto l’aria non sarà più respirabile, con il conseguente rischio di morte. Se si deve acquistare una cucina nuova sceglietela dotata di dispositivi di sicurezza che in caso di spegnimento della fiamma interrompano l’afflusso del gas; Quando si cucina vanno sempre controllate le pentole lasciate sul fuoco, specie se ci sono dei liquidi in ebollizione. Questi potrebbero traboccare, spegnere la fiamma e provocare di conseguenza fughe di gas.
SE AVVERTI ODORE DI GAS ..
1. Non accendere nessun tipo di fiamma (fiammiferi, accendini), e non azionare nessun oggetto che possa produrre scintille, come interruttori elettrici, campanelli o il telefono;
2. Apri subito porte e finestre in modo da far entrare l’aria e uscire il gas;
3. Se puoi chiudi il rubinetto del gas del contatore o quello della bombola;
4. Rientra in casa quando sei sicuro di non avvertire più odore di gas;
5. Se l’odore intenso di gas proviene dalla casa del tuo vicino, non esitare, avvisa i Vigili del Fuoco.